
Dobbiamo ridurre le emissioni? Eliminare la plastica? Investire in energie rinnovabili? Migliorare il benessere e la sicurezza dei lavoratori?
Queste sono tutte domande legittime per un’azienda che vuole iniziare il proprio percorso verso la sostenibilità. In molti vogliono adottare strategie sostenibili per essere più efficienti e competitivi sul mercato, ma in pochi sanno davvero cosa fare e da dove iniziare.
Ovviamente non esiste una soluzione uguale per tutti. Ogni azienda è unica, opera in contesti diversi e ha esigenze specifiche. Per questo motivo, chiunque voglia adottare azioni di miglioramento, dovrebbe prima di tutto studiare la propria situazione, capire i punti di forza e le aree di miglioramento e da lì individuare un piano d’azione.
Tutto questo può essere fatto eseguendo un Check-up di sostenibilità.
Il tagliando aziendale
Pensiamo a un’azienda come a un’automobile. Per farla funzionare al meglio e prolungarne la vita, non basta guidarla: servono controlli regolari, manutenzione e magari qualche miglioramento per renderla più efficiente.
Immaginiamo ora il Check-up ESG come un tagliando aziendale: così come per un’auto è importante controllare il motore, i freni e gli pneumatici prima di affrontare un lungo viaggio, allo stesso modo un’azienda che vuole essere sostenibile deve prima analizzare la propria situazione attuale. Solo così sarà possibile prendere decisioni mirate, evitando sprechi di tempo e risorse.
In breve un Check-up ESG è un’analisi che permette di capire quanto un’azienda è sostenibile oggi e quali azioni può intraprendere per migliorarsi.
Questa analisi aiuta le aziende a rispondere a domande fondamentali come:
● Dove siamo oggi in termini di sostenibilità?
● Quali aspetti ESG stiamo già gestendo bene?
● Quali aree hanno bisogno di miglioramento?
● Quali azioni possiamo intraprendere in modo concreto ed efficace?
Non si tratta quindi di un certificato o di una formalità burocratica, ma di uno strumento pratico per ottenere un quadro chiaro della situazione aziendale.
Per chi è utile?
Se pensiamo al Check-up ESG come a un tagliando aziendale, è facile capire perché possa essere utile a qualsiasi impresa, indipendentemente dalla sua dimensione o settore. Che si tratti di una grande azienda strutturata o di una piccola impresa familiare, valutare il proprio stato di sostenibilità è sempre un’azione strategica.
Ad esempio, per le aziende che vogliono iniziare il loro percorso di sostenibilità il rischio è quello di adottare azioni isolate, magari seguendo tendenze del momento, senza una vera strategia a lungo termine.
Un Check-up ESG offre un quadro chiaro della situazione attuale e aiuta a stabilire priorità concrete, evitando sprechi di tempo e risorse. È come consultare una mappa prima di intraprendere un viaggio: si può pianificare il percorso migliore, evitando i vicoli ciechi o le strate inutilmente complicate.
Lo stesso vale per un’azienda che ha già implementato alcune azioni di sostenibilità. Il Check-up permette di misurare i risultati ottenuti, individuare eventuali criticità e capire quali azioni possono essere ottimizzate o rafforzate.
Oltre a essere uno strumento di analisi è anche un modo per dimostrare impegno e trasparenza verso clienti, investitori e stakeholder. Un’azienda che conosce il proprio stato di sostenibilità può comunicare in modo più efficace il proprio impegno e prendere decisioni più informate.
Come funziona?
Abbiamo visto perché il Check-up ESG è un primo passo strategico per qualsiasi azienda. Ma in pratica, come si svolge questa analisi?
Proprio come in un tagliando auto, vengono esaminati diversi aspetti chiave per individuare punti di forza e aree di miglioramento. Un Check-up ESG si basa su una serie di indicatori che permettono di valutare l’azienda nei tre ambiti principali:
Ambiente (E – Environmental)
Si analizzano tutti gli aspetti legati all’impatto ambientale dell’azienda, tra cui:
● Consumi energetici e utilizzo di fonti rinnovabili
● Emissioni di CO₂ e altri gas serra
● Gestione dei rifiuti e riciclo
● Uso delle risorse naturali (acqua, materie prime, ecc.)
● Efficienza nei trasporti e logistica sostenibile
Sociale (S – Social)
Qui si valutano le dinamiche interne ed esterne dell’azienda, come:
● Condizioni di lavoro e sicurezza sul lavoro
● Benessere e welfare aziendale
● Inclusione e diversità
● Relazioni con fornitori, clienti e comunità locali
Governance (G – Governance)
Questa parte del Check-up riguarda la gestione e trasparenza aziendale, valutando aspetti come:
● Etica e conformità normativa
● Struttura di governo aziendale e gestione dei rischi
● Politiche anticorruzione e trasparenza
● Equità e diversità nella leadership
Il Check-up ESG non è un processo rigido e standardizzato: viene adattato alle caratteristiche e alle esigenze specifiche di ogni impresa e vengono realizzati da realtà specializzate nel settore che aiutano a trasformare obiettivi generici in azioni mirate e misurabili, evitando interventi frammentari o poco efficaci.
Per chi desidera approfondire o valutare il proprio stato di sostenibilità, esistono soluzioni personalizzate che possono fornire un’analisi strutturata e indicazioni pratiche per migliorare il proprio impatto ambientale, sociale e di governance.
Questa rubrica è realizzata in collaborazione con QSA , società di consulenza con esperienza ventennale in ambito di sostenibilità. Per sapere nel dettaglio il funzionamento di un Check-up è possibile approfondire qui.