Nel quadro RU del mod. REDDITI 2023 devono essere indicati i crediti d’imposta spettanti relativi agli investimenti in beni strumentali quali materiali e immateriali “generici” e “Industria 4.0”.
Nel quadro RU del mod. REDDITI 2023 devono essere indicati i crediti d’imposta spettanti relativi agli investimenti in beni strumentali quali materiali e immateriali “generici” e “Industria 4.0”. Devono essere riportati, nello specifico, gli investimenti:
- Effettuati nel periodo d’imposta oggetto della dichiarazione (in generale, 2022);
- “Prenotati” entro il 31 dicembre 2022 ed effettuati entro il 30 novembre 2023 (per i beni generici e beni materiali “Industria 4.0”) / 30 giugno 2023 (per i beni immateriali “Industria 4.0”). Ci si riferisce agli investimenti per i quali, entro il 31 dicembre 2022, è stato accettato l’ordine da parte del venditore e sono stati versati acconti almeno pari al 20% del costo di acquisizione;
- “Prenotati” nel 2021 ed effettuati entro il 30 giugno 2022, indicati nel mod. REDDITI 2022, che devono essere rettificati per eventi intervenuti successivamente alla presentazione della dichiarazione ed entro il 31 dicembre 2022.
Devono inoltre essere riportati i crediti d’imposta indicati nel mod. REDDITI 2022 per i quali sono intervenute variazioni in diminuzione dei relativi importi.
Si noti che, in relazione ai crediti d’imposta per investimenti in beni strumentali, quest’anno nel mod. REDDITI è richiesta anche l’indicazione di ulteriori informazioni per l’individuazione della titolarità effettiva del destinatario dei fondi e del rispetto del divieto di doppio finanziamento.
In ultima analisi, si ricorda che suddetti crediti d’imposta (che hanno sostituito dal 2020 il maxi e iper ammortamento) sono stati introdotti dalla Legge n. 197/2019 (Finanziaria 2020) e sono stati modificati / prorogati dalla Legge n. 178/2020 (Finanziaria 2021). Inoltre le disposizioni di quest’ultima sono state oggetto di ulteriori modifiche / proroghe ad opera della Legge n. 234/2021 (Finanziaria 2022).