Negli ultimi mesi, è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale la legge di conversione del Decreto che introduce nuove disposizioni in merito alla cosiddetta "Riforma dello sport". Tra le principali novità, in vigore dal 1° giugno 2024, troviamo importanti cambiamenti nella disciplina dei rimborsi spese per i volontari sportivi e altre misure che riguardano i dipendenti pubblici impegnati in attività sportive.
Nuovo Regime dei Rimborsi Forfettari per i Volontari Sportivi
Con l'entrata in vigore della nuova normativa, i volontari sportivi potranno beneficiare di rimborsi spese forfettari fino a 400 euro mensili per le attività svolte, anche nel proprio Comune di residenza. Questi rimborsi, applicabili in occasione di eventi e manifestazioni sportive riconosciuti da enti come le Federazioni Nazionali e il CONI, non concorreranno a formare il reddito del percipiente.
Le società sportive, le federazioni e gli enti promotori dovranno adottare una regolamentazione chiara delle tipologie di spese ammissibili, per garantire trasparenza e correttezza nelle procedure di rimborso.
Lavoro Sportivo e Dipendenti Pubblici: Cosa Cambia?
Tra le novità introdotte dal Decreto, vi è anche un'importante modifica per i dipendenti pubblici che svolgono attività sportive retribuite. È stata infatti stabilita una soglia di incompatibilità per i compensi fino a 5.000 euro annui. Questo significa che i dipendenti pubblici potranno svolgere prestazioni di lavoro sportivo senza necessità di preventiva autorizzazione, a patto che i compensi non superino la soglia indicata.
Inoltre, le comunicazioni relative ai compensi percepiti dovranno essere inviate all'amministrazione di appartenenza entro 30 giorni dalla fine dell'anno di riferimento, o alla cessazione del rapporto di lavoro se avvenuta prima.
Chiarimenti Fiscali e Semplificazioni
Il Decreto introduce anche una semplificazione delle normative fiscali relative alle prestazioni di lavoro sportivo, abrogando alcune disposizioni superflue e semplificando il quadro normativo per evitare possibili errori contributivi. In particolare, i redditi derivanti dalle prestazioni sportive, che non rientrano nei contratti di lavoro subordinato o co.co.co., verranno inquadrati come redditi da lavoro autonomo o occasionale, a seconda della natura delle prestazioni.
La conversione in legge del Decreto Sport / Scuola rappresenta un passo significativo nella riforma dello sport in Italia, con l’obiettivo di sostenere il settore sportivo e di semplificare la normativa esistente. Le novità introdotte mirano a incentivare il volontariato sportivo e a chiarire le modalità di gestione delle attività sportive retribuite per i dipendenti pubblici, in un’ottica di maggiore trasparenza e coerenza normativa.