Dal 1° luglio 2024 entra in vigore una nuova normativa che impone il divieto di compensazione "orizzontale" nel modello F24 per chi ha debiti iscritti a ruolo superiori a € 100.000. Questo significa che, in presenza di tali debiti, non sarà possibile utilizzare crediti fiscali come quelli derivanti da IRPEF, IRES o IVA, né crediti di natura agevolativa come il credito d'imposta "Industria 4.0" o quelli relativi ai bonus edilizi.
Esclusioni dal Divieto di Compensazione
Il divieto non riguarda i crediti INPS e INAIL. Questi possono essere utilizzati in compensazione anche se i debiti iscritti a ruolo superano la soglia dei € 100.000.
Come Sbloccare la Compensazione
Per rimuovere il blocco, il contribuente deve pagare le somme iscritte a ruolo. È sufficiente anche un pagamento parziale che riduca l'importo dei debiti entro il limite dei € 100.000. In questo caso, è permesso compensare i debiti iscritti a ruolo con i crediti relativi alle imposte erariali, tranne nei casi di recupero di crediti non spettanti o inesistenti, che richiedono il pagamento integrale senza compensazione.
Dettagli Normativi
Questa disposizione è introdotta dal nuovo comma 49-quinquies dell’art. 37 del DL n. 223/2006, modificato dalla Legge n. 213/2023 e dal DL n. 39/2024, conosciuto come "Decreto Salva Conti". Il divieto riguarda i crediti disponibili in presenza di debiti iscritti a ruolo per imposte erariali e relativi accessori, o atti emessi dall'Agenzia delle Entrate, affidati all'Agente della riscossione per importi complessivi superiori a € 100.000, per i quali i termini di pagamento siano scaduti.
Verifica della Soglia di € 100.000
Per verificare se la soglia è superata, bisogna considerare i carichi affidati all'Agente della riscossione riferiti a imposte erariali, accessori e atti emessi dall'Agenzia delle Entrate, inclusi gli atti di recupero. Non rileva se il ruolo è ordinario o straordinario, definitivo o provvisorio.
Compensazione e Piani di Rateazione
Il divieto non si applica ai debiti oggetto di piani di rateazione non decaduti. Se le rate scadute sono state pagate regolarmente o se l'omesso/tardivo pagamento non ha causato la decadenza dal piano di rateazione, questi debiti non concorrono al raggiungimento della soglia di € 100.000. In caso di decadenza, invece, l'intero importo iscritto a ruolo contribuisce al superamento della soglia.
Consultazione delle Cartelle
I contribuenti possono verificare l’esistenza di cartelle preclusive della compensazione attraverso:
● Le cartelle/atti notificati
● La consultazione della situazione debitoria nell’area riservata del sito dell'Agenzia delle Entrate-Riscossione
● Richiedendo la situazione debitoria tramite i canali disponibili sul sito o presso gli sportelli dell'Agente della riscossione.
Ripristino della Compensazione
Il divieto di compensazione viene meno se l'importo complessivo dei debiti affidati all'Agente della riscossione scende a € 100.000 o meno, a seguito di:
● Sospensione giudiziale/amministrativa
● Concessione di un piano di rateazione non decaduto
● Pagamento delle somme dovute.
È possibile utilizzare in compensazione crediti relativi alle stesse imposte erariali per ridurre i debiti sotto la soglia di € 100.000. Tuttavia, per gli atti di recupero di crediti non spettanti/inesistenti, resta fermo il divieto di compensazione, richiedendo il pagamento integrale.
Questa nuova normativa impone un rigido controllo sui debiti iscritti a ruolo, con l'obiettivo di garantire il pagamento delle imposte dovute prima di permettere l'uso di crediti in compensazione. Una gestione oculata dei debiti e crediti fiscali diventa quindi fondamentale per i contribuenti.