Addio All'ACE nel 2024: L'Ultima Opportunità per sfruttare l'Agevolazione Dal 2024, l’ACE (Aiuto alla Crescita Economica) sarà abolita, rendendo il 2023 l'ultimo anno in cui sarà possibile beneficiare di questa agevolazione fiscale. Tuttavia, se non hai potuto utilizzare l'ACE per intero nel 2023, puoi portare l’eccedenza ai periodi successivi o trasformarla in un credito d’imposta utilizzabile ai fini IRAP.
Come Funziona la Trasformazione dell'Eccedenza ACE in Credito d’Imposta
Se hai un'eccedenza ACE per il 2023 che non è stata utilizzata per incapienza, hai la possibilità di trasformarla, anche parzialmente, in un credito d’imposta. Ecco le regole principali:
- Solo Eccedenza di Periodo: La trasformazione è possibile esclusivamente per l’eccedenza maturata nel 2023, non per quella riportata dai periodi precedenti.
- Aliquote da Applicare: La trasformazione va effettuata applicando le aliquote IRES/IRPEF.
- Esclusioni: L'agevolazione non riguarda le imprese individuali, familiari, coniugali, né i soci di società di persone esercitanti attività d’impresa, poiché questi soggetti sono esonerati dall’IRAP dal 2022.
Ultima Applicazione dell'ACE nel 2023
L’agevolazione ACE può essere utilizzata per l’ultima volta nel 2023, con la possibilità di riportare al 2024 l’eccedenza non utilizzata per ridurre il reddito 2023. L'ACE non può superare il reddito complessivo netto e quindi non può generare una perdita fiscale per l’impresa.
Utilizzo Alternativo dell'Eccedenza ACE
L'eccedenza ACE può essere:
- Riportata ai Periodi d’Imposta Successivi: Senza limiti temporali.
- Trasformata in Credito d’Imposta: Ripartita in 5 quote annuali di pari importo, utilizzabile in compensazione nel modello IRAP.
Procedura di Trasformazione dell’Eccedenza ACE 2023
Per trasformare l’eccedenza ACE 2023 in credito d’imposta, è necessario applicare l’aliquota IRES/IRPEF. Questa trasformazione riguarda solo l’agevolazione maturata nel 2023 e non le eccedenze pregresse riportate. Ad esempio, l’eccedenza ACE 2022 riportata al 2024 non può essere trasformata in credito IRAP nel modello REDDITI 2024.
Flessibilità nella Trasformazione
Non è necessario trasformare l’intero ammontare dell’eccedenza. È possibile riportare una parte dell’eccedenza ai periodi successivi o attribuirla a soci, collaboratori, coniuge (in caso di società di persone, srl trasparenti, imprese familiari, aziende coniugali), e trasformare solo una parte in credito d’imposta.
Nota Importante
La scelta di trasformare l’eccedenza ACE in credito d’imposta è irrevocabile. Una volta effettuata la trasformazione, l’eventuale credito d’imposta non utilizzato non può essere riconvertito in eccedenza utilizzabile ai fini IRES/IRPEF.
Esempio di Calcolo per i Soggetti IRES
Per i soggetti IRES, la trasformazione dell’eccedenza ACE non utilizzata per incapienza del reddito si calcola come segue: Credito d’Imposta ACE=Eccedenza ACE×24%\text{Credito d’Imposta ACE} = \text{Eccedenza ACE} \times 24\%Credito d’Imposta ACE=Eccedenza ACE×24% (aliquota IRES)
Come Gestire l'Eccedenza ACE nelle Società di Persone
Per le società di persone soggette a IRPEF, l'eccedenza ACE (Aiuto alla Crescita Economica) viene attribuita ai soci in base alla loro quota di partecipazione agli utili. Secondo quanto stabilito dall'Agenzia delle Entrate nella Circolare n. 12/E del 23 maggio 2014, i soci hanno due opzioni se l’ACE attribuita è superiore al loro reddito d’impresa:
- Riportare l'eccedenza ai periodi d’imposta successivi.
- Trasformarla in credito d’imposta utilizzabile per la riduzione della propria IRAP.
Esclusione dei Soci Persone Fisiche
È importante notare che questa possibilità non si applica ai soci persone fisiche che esercitano attività d’impresa, in quanto dal 2022 essi sono esonerati dall’IRAP.
Limitazioni del Credito d’Imposta
I soci non possono ritrasferire l’eccedenza ACE non utilizzata alla società per la compensazione del debito IRAP della stessa. Tuttavia, la società può trasformare direttamente l’eccedenza ACE in credito d’imposta e utilizzarla per la compensazione del proprio debito IRAP.
Gestione dell'Eccedenza nelle Imprese Familiari e Aziende Coniugali
Per le imprese familiari e le aziende coniugali, l’ACE eccedente il reddito d’impresa viene attribuita all’imprenditore e ai collaboratori familiari (o al coniuge nel caso delle aziende coniugali) proporzionalmente alle loro quote di ripartizione del reddito.
Distribuzione e Calcolo del Credito d’Imposta
In base alla Circolare n. 21/E dell'Agenzia delle Entrate, per i soggetti IRPEF, l'eccedenza ACE deve essere distribuita secondo gli scaglioni di reddito previsti dall'articolo 11 del TUIR, e il credito d’imposta va calcolato con le stesse modalità dell'IRPEF. Le società di persone, nel calcolare il credito d’imposta, non devono considerare il numero di soci né le relative aliquote marginali.
Esempio di calcolo: Credito d’Imposta ACE=Eccedenza ACE×Aliquote IRPEF\text{Credito d’Imposta ACE} = \text{Eccedenza ACE} \times \text{Aliquote IRPEF}Credito d’Imposta ACE=Eccedenza ACE×Aliquote IRPEF
NB: Le addizionali IRPEF non vengono considerate nel calcolo del credito d’imposta.
Trasparenza nelle SRL
Le SRL trasparenti, ai sensi dell'art. 116 del TUIR, possono attribuire le eccedenze ACE ai propri soci, analogamente alle società di persone. Tuttavia, le eccedenze ACE generate prima dell'opzione per la trasparenza rimangono utilizzabili dalla società.
Utilizzo del Credito d’Imposta
Il credito d’imposta derivante dalla trasformazione dell’eccedenza ACE deve essere:
- Ripartito in 5 quote annuali di pari importo. Per i soggetti con esercizio non coincidente con l'anno solare, la ripartizione si effettua sui cinque periodi d'imposta di utilizzo del credito.
- Utilizzato in compensazione dell’IRAP. Questo credito non è soggetto ai limiti di compensazione annuali previsti dall’art. 34 della Legge n. 388/2000, né ai divieti di compensazione previsti dall’art. 31 del DL n. 78/2010, e non rientra nei limiti di €250.000 annui del quadro RU del mod. REDDITI.
NB: Non è richiesto il visto di conformità per crediti d’imposta superiori a €5.000 (o €20.000/€50.000 per i soggetti ISA con regime premiale). Inoltre, il credito d’imposta non può essere chiesto a rimborso, ceduto, o utilizzato infragruppo.
Se la quota annua del credito d’imposta è superiore all’IRAP dovuta, l’eccedenza può essere riportata nei periodi d’imposta successivi senza limiti temporali.
Scomputo dell'Eccedenza nell’Accertamento con Adesione
L'eccedenza ACE, se ancora disponibile, può essere riconosciuta a scomputo del maggior imponibile accertato in sede di definizione in adesione, su richiesta del contribuente, come chiarito dalla Circolare n. 5/E del 21 marzo 2019.
Sfruttare al meglio le possibilità offerte dalla trasformazione dell’eccedenza ACE in credito d’imposta può rappresentare un'opportunità significativa per ottimizzare la fiscalità della tua impresa. Valuta attentamente le opzioni disponibili per prendere decisioni informate e vantaggiose.
Conclusione
Il 2023 rappresenta l'ultima opportunità per sfruttare l’agevolazione ACE. Se hai un'eccedenza non utilizzata, valuta attentamente la possibilità di trasformarla in un credito d’imposta IRAP, tenendo presente le regole e le specificità di questo processo. Non lasciare che un’opportunità fiscale vantaggiosa vada sprecata!