
Il recente Decreto "Revisione IRPEF - IRES" ha introdotto nuovamente la possibilità di affrancare le riserve e i fondi in sospensione d’imposta presenti nel bilancio 2023. Questa misura consente alle imprese di "liberare" determinate riserve accantonate senza che queste concorrano a formare il reddito imponibile della società e dei soci.
Cos’è l’Affrancamento Straordinario?
L’affrancamento straordinario è un’operazione che permette di rendere disponibili riserve e fondi accantonati senza doverli assoggettare alla tassazione ordinaria al momento della distribuzione. Per farlo, le imprese devono versare un’imposta sostitutiva del 10%, che può essere pagata in quattro rate annuali, con la prima da versare entro la scadenza del saldo imposte sui redditi 2024.
Quali Riserve Possono Essere Affrancate?
L’affrancamento riguarda:
● Saldi attivi di rivalutazione: si tratta delle somme accantonate in seguito alla rivalutazione dei beni aziendali, per un importo pari alla differenza tra il nuovo valore del bene e l’imposta già versata.
● Fondi e riserve in sospensione d’imposta: sono riserve su cui l’imposizione fiscale è stata rinviata al momento della loro distribuzione o di particolari eventi previsti dalla normativa.Per poter essere affrancate, le riserve devono risultare iscritte sia nel bilancio 2023 che in quello 2024.
Quali Riserve Non Possono Essere Affrancate?
Non rientrano nell’affrancamento:
● Riserve da rivalutazione gratuita (con effetti solo civilistici);
● Riserve vincolate per imposte diverse da quelle sui redditi (es. riserve costituite per l’imposta straordinaria sugli extraprofitti delle banche).
Modalità di Versamento dell’Imposta Sostitutiva
L’imposta del 10% deve essere calcolata sull’importo da affrancare e viene pagata in quattro rate annuali:
1. Prima rata entro il termine per il saldo imposte 2024;
2. Le successive tre rate in corrispondenza delle scadenze del saldo imposte dei tre anni successivi.
Effetti dell’Affrancamento
Con l’affrancamento, le riserve perdono lo status di "in sospensione d’imposta" e possono essere distribuite ai soci senza conseguenze fiscali per la società. Tuttavia, in caso di distribuzione dei saldi attivi di rivalutazione, viene meno il diritto della società a un eventuale credito d’imposta precedentemente riconosciuto per evitare la doppia tassazione.
Vantaggi per le Società
● Società di capitali: le riserve affrancate, una volta distribuite ai soci, sono tassate secondo le normali regole sugli utili.
● Società di persone: senza affrancamento, la distribuzione delle riserve aumenta l’imponibile fiscale della società. Con l’affrancamento, invece, si evita la tassazione al momento della distribuzione ai soci.
Conclusione
L’affrancamento straordinario rappresenta un’interessante opportunità per le imprese che vogliono rendere disponibili le proprie riserve con un costo fiscale contenuto. Tuttavia, prima di aderire, è importante valutare attentamente gli effetti fiscali e la convenienza dell’operazione.