
Il credito d’imposta “Industria 4.0” è un’agevolazione fiscale per le imprese che acquistano nuovi macchinari tecnologici. La Finanziaria 2025 ha introdotto importanti modifiche, rendendo il beneficio più ristretto.
Quali sono le novità?
Dal 2025:
● Il credito d’imposta sarà valido solo per i beni materiali (macchinari, attrezzature, impianti).
● Gli investimenti in beni immateriali (software, licenze) non saranno più incentivati.
● C’è un tetto massimo di 2,2 miliardi di euro per gli incentivi.
● Le aziende devono comunicare gli investimenti al Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MiMiT), e i fondi verranno assegnati in base all’ordine di richiesta.
Stop agli incentivi per i software
Dal 2025, le aziende non potranno più ottenere il credito d’imposta per l’acquisto di software o altri beni immateriali. Tuttavia, chi ha prenotato un acquisto entro il 31 dicembre 2024 (con un ordine confermato e un acconto di almeno il 20%) potrà completarlo entro il 30 giugno 2025 e ottenere comunque l’agevolazione.
Nuove regole per i macchinari
Gli investimenti in macchinari e impianti tecnologici effettuati nel 2025 (o completati entro il 30 giugno 2026 con prenotazione entro il 31 dicembre 2025) saranno ancora incentivati, ma con alcune limitazioni:
● Il fondo disponibile è di 2,2 miliardi di euro.
● Le aliquote del credito d’imposta cambiano a seconda dell’importo investito:
○ 20% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro.
○ 10% per investimenti tra 2,5 e 10 milioni di euro.
○ 5% per investimenti sopra i 10 milioni di euro.
● Per determinare il momento dell’investimento vale la data di consegna o messa in funzione del bene.
Nuove procedure per ottenere il credito d’imposta
Le imprese devono seguire alcuni passaggi per ottenere il beneficio:
● Fatture e documenti: devono indicare il riferimento alla normativa.
● Perizia asseverata o dichiarazione sostitutiva: per confermare che i macchinari rispettano i requisiti tecnologici.
● Comunicazione al MiMiT: le aziende devono inviare un report delle spese sostenute.
● Utilizzo del credito d’imposta: il beneficio si usa in tre rate annuali tramite compensazione F24, a partire dall’anno in cui il macchinario è operativo.
Conclusione
La Finanziaria 2025 ha reso il credito d’imposta “Industria 4.0” più selettivo: niente più agevolazioni per software e limiti di spesa per i macchinari. Le imprese devono pianificare con attenzione i loro investimenti e rispettare le nuove regole per accedere al beneficio fiscale.