La Finanziaria 2025 ha introdotto modifiche significative alla disciplina dei crediti d'imposta legati a "Industria 4.0" e "Transizione 5.0", strumenti fondamentali per sostenere le imprese nell’era della digitalizzazione e della sostenibilità energetica. Scopriamo insieme i dettagli delle novità normative e le opportunità che si aprono per le imprese italiane.
Credito d'Imposta "Transizione 5.0"
Il credito d'imposta "Transizione 5.0" è rivolto alle imprese che investono in beni strumentali innovativi, con l’obiettivo di migliorare l'efficienza energetica e favorire una transizione verso modelli produttivi più sostenibili.
Le principali novità:
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Aliquota unica per investimenti fino a 10 milioni di euro: • L'aliquota varia tra il 35%, 40% e 45%, proporzionata alla riduzione dei consumi energetici ottenuta.
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Eliminazione del divieto di cumulo: • Il bonus può essere cumulato con il credito d'imposta "ZES Unica Mezzogiorno" e altre agevolazioni UE, rispettando il limite massimo dei costi sostenuti.
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Benefici estesi alle ESCo (Energy Service Company): • Le società di servizi energetici certificate possono beneficiare dell'agevolazione per progetti realizzati presso i propri clienti.
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Inclusione dei moduli fotovoltaici ad alta efficienza: • Sono agevolati gli impianti con moduli prodotti in UE, con efficienza minima tra il 21,5% e il 24%, a seconda della tecnologia utilizzata. Gli investimenti in impianti di autoproduzione da fonti rinnovabili, come il solare, contribuiscono al calcolo del credito d'imposta con aliquote potenziate (fino al 150% del costo per moduli avanzati).
Misura del credito:
Il calcolo del credito d’imposta prevede una riduzione degli scaglioni d'investimento (da tre a due) e l'introduzione di un'aliquota unica per investimenti entro i 10 milioni di euro. Il risparmio energetico è valutato considerando i consumi medi dell’anno precedente, adeguati in base ai volumi produttivi.
Cumulabilità ampliata:
Il credito "Transizione 5.0" può essere cumulato con:
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Credito d'imposta "ZES Unica Mezzogiorno";
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Crediti legati alle Zone Logistiche Semplificate (ZLS);
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Programmi UE, purché non coprano gli stessi costi.
Credito d'Imposta "Industria 4.0"
Il programma "Industria 4.0" continua a incentivare la digitalizzazione delle imprese, ma introduce alcune modifiche rilevanti a partire dal 2025.
Cosa cambia dal 2025?
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Abrogazione del credito per beni immateriali:
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Dal 2025 non sarà più possibile accedere al credito del 10% per investimenti in beni immateriali, come software avanzati, effettuati entro il 31 dicembre 2025.
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Limite massimo di spesa per beni materiali:
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Per gli investimenti in beni materiali, il credito è soggetto a un tetto di 2.200 milioni di euro per il 2025.
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La misura del credito resta invariata: 20% per investimenti fino a 2,5 milioni di euro, 10% per investimenti tra 2,5 e 10 milioni, e 5% per investimenti superiori a 10 milioni.
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Comunicazione obbligatoria al MiMiT:
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Le imprese devono notificare al Ministero delle Imprese e del Made in Italy le spese sostenute per accedere al credito. L’Agenzia delle Entrate rilascerà l’autorizzazione in base all’ordine cronologico delle richieste.
Un Supporto Strategico per le Imprese
Queste novità rappresentano un'importante opportunità per le aziende italiane che vogliono innovare, ridurre i costi energetici e contribuire alla sostenibilità ambientale. La nostra banca è al tuo fianco per supportarti nell'accesso a questi incentivi: dal calcolo del credito d'imposta alla consulenza sugli investimenti, siamo qui per rendere il percorso più semplice e vantaggioso.