
Della sua passione per le lingue ne ha fatto una professione che l'ha portata ad organizzare grandi eventi come le prossime Olimpiadi di Milano Cortina 2026. Il legame per il territorio, la forza dell'unione delle persone e l'amore per lo sport che vive anche in famiglia sono alcuni degli aspetti che Marica Defrancesco, Venue Media Operation Marketing del Comitato Organizzatore Nordic Ski Val di Fiemme, ci racconta in questa intervista.
- Buongiorno Marica, raccontaci un po' di te, di cosa ti occupi?
Dal 2010 lavoro presso il Comitato Organizzatore Nordic Ski Val di Fiemme. Il nostro Comitato si occupa di organizzare annualmente tutte le gare di Coppa del Mondo, oltre ad aver organizzato le tre edizioni dei Campionati del Mondo FIS (1991, 2003, 2013) di Sci Nordico (sci di fondo, salto speciale e combinata nordica, ma anche skiroll) e ora è coinvolto direttamente nell’organizzazione delle Olimpiadi e Paralimpiadi Invernali 2026, come EDE (Event Delivery Entity), ovvero come Comitato Organizzatore Locale per la Fondazione Milano Cortina 2026.
Nello specifico per le gare di Coppa del Mondo mi occupo di marketing & comunicazione; quindi, supporto gli sponsor FIS e locali, garantendo loro la visibilità concordata, promozione e comunicazione degli eventi (off e online), ma anche di tutte quelle attività non strettamente legate alla gara durante l’evento: accoglienza ospiti e VIP, pubblico, eventi di contorno (es. Tour del Gusto, Mini World Cup, intrattenimento musicale etc.). Gestisco anche il settore Venue Production (speaker, DJ, maxischermo) e le cerimonie di premiazione insieme alla mia collega Matilde Vanzo.
Per le Olimpiadi e le Paralimpiadi del 2026 ricopro il ruolo di Venue Media Operation Manager, dando il massimo supporto alla Fondazione Milano Cortina 2026 per tutto quel che riguarda il settore Media (Press, Photo e OBS).
- Quale percorso di vita ti ha portato fin qui, insomma, cosa porta a lavorare nel Marketing & Communication del CO Nordic Ski Val di Fiemme?
Ho frequentato il Liceo Linguistico a Cavalese, prediligendo subito la lingua tedesca e frequentando il quarto anno all’estero ad Augsburg, in Germania. La scelta del percorso universitario è stata abbastanza semplice da prendere, non volevo “perdere” le lingue straniere, ma nemmeno focalizzarmi sulla mediazione linguistica. Per questo motivo l’Università trilingue di Bolzano rispecchiava pienamente i miei desideri. Il corso di Management del Turismo e degli Eventi a Brunico si è rivelato poi la soluzione ideale. Nell’estate del 2009, prima della partenza per il tirocinio universitario a Londra in una DMO, ho scelto di non fare la classica stagione estiva lavorativa (ho lavorato come baby-sitter, in panificio e in alcuni bar), ma cercare qualcosa di più inerente al mio percorso universitario, anche come volontaria o tirocinante. Caso vuole che quell’estate il CO Nordic Ski, a un anno dall’assegnazione dei Mondiali di Sci Nordico del 2013, avesse in programma l’organizzazione del FIS Summer Grand Prix di Combinata Nordica. Non ci ho pensato due volte e ho accettato subito la proposta di Bruno Felicetti (allora direttore comunicazione e promozione del CO, nonché direttore dell’APT della Val di Fiemme) di entrare nel team e affiancare Marisa Giacomuzzi (attuale vicedirettrice APT e Event Manager per le Olimpiadi e Paralimpiadi 2026). L’esperienza è stata un vero colpo di fulmine: mi sono innamorata del lavoro e della disciplina (il destino poi ha voluto che il mio compagno fosse Alessandro Pittin) e a luglio 2010, a due mesi dalla mia laurea, ho cominciato il mio percorso lavorativo in Nordic Ski.
- Sappiamo che segui i grandi eventi sportivi della Val di Fiemme (Tour de Ski, Coppa del Mondo Salto, Skiroll) e che stai lavorando con il C.O. Milano- Cortina. Ci parli un po' di questa esperienza?
Le Olimpiadi sono il GRANDE EVENTO per eccellenza. Per chi lavora in questo settore far parte dell’organizzazione delle Olimpiadi è sicuramente il coronamento di un sogno. L’arrivo dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali 2026 in Val di Fiemme non rappresenta però il massimo dell’ambizione solo per noi addetti del settore, ma un’occasione per una valle intera, un riconoscimento per le centinaia di volontari e per tutti quelli che in questi ultimi 30 anni si sono spesi nel portare avanti la tradizione dello sci nordico e dei grandi eventi in Val di Fiemme, non solo Coppe del Mondo e Mondiali, ma anche Marcialonga.
La mia speranza è che tutta la popolazione possa capire la grande opportunità che abbiamo di fronte, che le Olimpiadi non saranno un punto di arrivo, ma un nuovo trampolino di lancio per i prossimi 30 anni, per l’intera comunità.
Colgo l’occasione per invitare tutti a candidarsi come volontari del Team2026: dal 6 febbraio al 15 marzo 2026 avremo bisogno di un esercito di oltre 2000 volontari, che rappresentano il vero motore degli eventi.
Tutta la Val di Fiemme in quel periodo in maniera più o meno diretta sarà coinvolta in questo grande evento e sarà l’occasione ancora una volta per far vedere al mondo intero quanto la nostra sia una MAGNIFICA COMUNITÀ!
- Ci racconti qual è stata la tua più grande soddisfazione, lavorativa o personale?
Trovarne una sola è difficile. Ma mi ritorna sempre in mente l’immagine di me stessa e dei miei colleghi alla fine di un evento, quando atleti e spettatori ormai hanno lasciato la valle e gli stadi sono quasi disallestiti. Sono visi stanchi, con guance arrossate dal freddo, neve, pioggia e sole, ma con il sorriso. Un sorriso che significa soddisfazione, “anche questa volta ce l’abbiamo fatta”, abbiamo archiviato l’ennesimo grande evento nella storia dello sci nordico della Val di Fiemme. Abbiamo portato migliaia di spettatori nei nostri stadi, mentre milioni di spettatori hanno seguito in diretta TV le gare, assaporando le immagini della nostra magnifica valle.
Aver fatto parte della spedizione della candidatura di Milano Cortina 2026 a Losanna nel giugno 2019 ed essere quindi stata presente all’assegnazione delle Olimpiadi e Paralimpiadi del 2026, è stato sicuramente un grande onore e una grande emozione.
Nella sfera personale, la soddisfazione più grande è scontata: la nascita di mia figlia Sofia e, meno scontata, quella di poter continuare a coprire il mio ruolo lavorativo grazie non solo alla flessibilità e comprensione della mia azienda, che possiamo dire essere Family Friendly, ma anche grazie ai servizi per le famiglie offerti sul territorio con l’impegno della nostra Comunità Territoriale.
- Per te qual è il valore di vivere in valle e far parte della comunità?
Spesso non ci rendiamo conto dello splendore del luogo in cui viviamo e a quanto la nostra comunità sia - davvero - magnifica. Sono gli stessi ospiti e turisti che ce lo ricordano, o ancor di più chi, dopo aver passato un periodo di villeggiatura nei nostri paesi, sceglie di trasferirsi in Val di Fiemme. È bene ogni tanto fermarsi, alzare gli occhi e capire in che meraviglia ci troviamo. Che non si tratta solo delle montagne, dei boschi, dell’aria, della natura; ma proprio delle persone che ci stanno intorno, la passione e la caparbietà che ogni fiamazo mette nel proprio lavoro e nel proprio quotidiano. La sensazione che ho sempre provato, rientrando dalle mie esperienze all’estero, ma anche dai lunghi viaggi di piacere, è quella di sentirsi “finalmente a casa”. Ecco, questo è il valore di vivere in valle e fare parte di questa comunità. E non si tratta del cosiddetto “mal del campanil”, ma di un vero senso di appartenenza.